FuoriSalone 2022, Sunnei x Bloc Studio | Elle Decor

2022-10-09 12:30:23 By : Ms. Mia Lin

L’installazione del marchio di abbigliamento concettualmente contemporaneo è nata così: dall’immagine di quello che per chiunque avrebbe rappresentato il peggior scenario possibile

Una grande installazione di marmo poggiata su un delicato podio in legno. Il crollo che ne consegue, l’impossibilità delle assi di reggere la materia, la voragine aperta sul pavimento sottostante; un caos che per Sunnei e Bloc Studio è sinonimo di creazione in questo Salone del Mobile 2022. L’installazione per la Milano Design Week del marchio di abbigliamento più concettualmente contemporaneo degli ultimi anni fondato da Loris Messina e Simone Rizzo è nata così, dall’immagine di quello che per chiunque avrebbe rappresentato il peggior scenario possibile.

Metterla in scena, possiamo supporlo, è stato uno spasso: progettare dentro alla Palazzina Sunnei, a pochi passi dalla Città Studi, un set up già distrutto, suona da un lato come un esercizio di quelle menti che vanno sempre a mille, che dei propri esperimenti si godono il processo creativo, anche a discapito del fallimento, che tanto c’è sempre da imparare prima di raggiungere l’obiettivo finale e, dall’altro, una dichiarazione consapevole della propria diversità. Il duo ha una voce chiara e sa come farla risuonare. Così, entrando, siamo di fronte a un disastro organizzato e tutto teso a indicarci il punto di fuga, a spingerci verso un cuore pulsante che vuole essere abitato.

Per la moda, il design d’interni è un’opportunità di raccontare qualcosa di più del proprio mondo, di mostrare quante sfaccettature compongono il microcosmo di un ufficio stile che, così vuole il mercato, almeno ogni sei mesi fa e disfa un intero guardaroba. È una ricerca instancabile, una necessità di nutrirsi con stimoli il più distanti possibile dal proprio campo d’azione. E qui Bloc Studio, con il suo approccio eclettico alla pietra più abusata di sempre, è un partner fondamentale. Se nasci a Carrara sei diviso: una parte di te pensa al marmo come a qualcosa di comune, quotidiano; l’altra sa che sarebbe meglio se non ne venisse più estratto neanche un grammo. Sara Ferron Cima, con Bloc Studio, sembra aver fatto una sintesi delle due strade riservandogli un uso consapevole e, nella sua diversa purezza, bello.

“Realizzare complementi in marmo per la tavola può sembrare un mero esercizio di nonsense accademico ma con Sunnei è stato un modo di lavorare sui suoi limiti”, commenta a ragione. La serie di complementi è composta dai principali piatti da portata, circolari, senza ornamenti e in diametro diverso, alcune ciotole, vasi di più altezze e bicchieri; tra loro, l’eterea e giocosa leggerezza del vetro di murano: se i primi sono solidi, nel bianco assoluto, nei verdi del Brasile, nei rossi purpurei e rosa o nelle varietà più grigie, di un minimalismo brutale, questi ultimi ironizzano con accenti cromatici accesi gialli, arancioni, blu chiaro e acquatico, tortora e trasparenti. Insieme, apparecchiati, sono un’ode al saper fare dell’artigianato che si eleva per tradursi in design. Il piano rettangolare su cui sono disposti, davanti a noi si rivela in una serie di dettagli provocatori, anti-bon-ton. A contrasto sulla varietà Carrara, in color caramello, sono indicati precisamente gli spazi su cui poggiare tutto, dalle posate all’i-Phone; sulle sedute a pouf, invece, è tracciato il profilo di due natiche.

Grazie al supporto di Studio Mare, gli ospiti che visitano l’installazione possono anche proiettarsi virtualmente al suo interno attraverso un’esperienza di realtà aumentata. Il tutto è filmato in loop. Per i giovani collezionisti del marchio, poi, l’occasione da non perdere è il restock di alcuni pezzi sold out come la candela BBPR, che ricalca la silhouette della Torre Velasca, e i Murano Pleasure Objects #2, #4 e #5. Quella con Bloc Studio, invece, potrebbe essere l’edizione numero zero di un progetto in fieri.

Palazzina Sunnei — Via Privata Pietro Cironi, 15